Introduzione
Il bruxismo è un disturbo sempre più diffuso che comporta il serramento o lo sfregamento involontario dei denti, spesso associato a stress, ansia o disturbi del sonno.
Oltre a provocare l’usura dei denti, questo comportamento genera un’eccessiva attivazione dei muscoli masticatori, che con il tempo diventano rigidi, dolenti e talvolta visibilmente ingrossati.
La conseguente tensione mandibolare può causare mal di testa, dolori cervicali e fastidi durante la masticazione.
Negli ultimi anni, accanto ai tradizionali bite e terapie fisioterapiche, si è diffuso l’interesse per approcci complementari come l’uso mirato della tossina botulinica, impiegata in ambito medico per rilassare i muscoli in eccessiva contrazione.
Cos’è il bruxismo e perché provoca tensione
Il bruxismo consiste nella contrazione involontaria e ripetuta dei muscoli masticatori, più frequentemente durante il sonno, ma talvolta anche di giorno.
Questo sforzo continuo esercita una pressione costante su denti, articolazioni e muscoli, causando dolore, rigidità e affaticamento della mandibola.
Nel tempo, i muscoli, in particolare il massetere e il temporale, diventano ipertrofici (cioè più sviluppati e ingrossati a causa dell’eccessiva attività muscolare), alterando l’equilibrio funzionale ed estetico del viso.
I sintomi possono includere dolori auricolari, cefalee mattutine e limitazione nei movimenti mandibolari.
Perché considerare il trattamento con Botox e a chi è indicato
Il Botox (tossina botulinica di tipo A) è utilizzato da anni in ambito medico per ridurre la contrazione muscolare e alleviare disturbi di origine neuromuscolare.
In odontoiatria trova applicazione nei casi di bruxismo e tensione mandibolare, perché agisce rilassando in modo mirato i muscoli masticatori, senza alterare la funzionalità né l’espressività del volto.
Il trattamento nello specifico è indicato per:
- pazienti con dolore mandibolare o cefalee dovute a contrattura muscolare persistente;
- chi presenta bruxismo resistente alle terapie tradizionali (bite, fisioterapia, terapie occlusali);
- persone che avvertono tensione o indolenzimento costante nella zona mandibolare;
- pazienti con ipertrofia del massetere, ossia un aumento di volume del muscolo dovuto all’eccessiva attività masticatoria.
Il Botox riduce gradualmente la forza di contrazione, consentendo ai muscoli di recuperare un tono naturale e diminuendo fastidi e dolori
Come funziona il trattamento
Dopo una visita di valutazione e una diagnosi accurata delle abitudini parafunzionali, vengono individuati i punti di iniezione più appropriati, generalmente localizzati nei muscoli massetere e temporale.
La procedura dura pochi minuti, non richiede anestesia e permette il ritorno immediato alle normali attività quotidiane.
Gli effetti diventano progressivamente percepibili dopo alcuni giorni e raggiungono la massima efficacia in 2–3 settimane.
Il rilassamento muscolare ottenuto dura in media 4-6 mesi, periodo dopo il quale è possibile ripetere il trattamento per mantenere i risultati nel tempo.
Benefici e risultati
L’utilizzo del Botox nel trattamento del bruxismo consente di:
- ridurre il dolore e la tensione mandibolare;
- diminuire il rischio di usura dentale e proteggere l’articolazione temporo-mandibolare;
- migliorare la qualità del sonno;
- armonizzare il profilo facciale, riducendo l’ipertrofia del massetere;
- favorire una sensazione generale di leggerezza e rilassamento dei muscoli del viso.
Il miglioramento non è solo funzionale, ma anche estetico: la mandibola appare più distesa e il sorriso più naturale.
Vuoi saperne di più sul bruxismo e le opzioni di trattamento?
Vuoi saperne di più sul bruxismo e sulle opzioni di trattamento?
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