La seduta di igiene dentale è il trattamento di prevenzione per eccellenza, necessario per mantenere denti e gengive in salute. Durante l’appuntamento, l’igienista dentale rimuove placca e tartaro, anche nelle zone più difficili da raggiungere con spazzolino e filo interdentale. Utilizzando strumenti a ultrasuoni e manuali, viene eliminata ogni impurità accumulata sopra e sotto il bordo gengivale. Successivamente, i denti vengono lucidati per rimuovere eventuali macchie superficiali e restituire luminosità al sorriso. Il trattamento può essere completato con l’applicazione di fluoro o sostanze rinforzanti per proteggere lo smalto.
Lo sbiancamento dentale, invece, è una procedura estetica che consente di schiarire il colore dei denti. Viene applicato un gel sbiancante attivato da una lampada LED, che agisce in profondità riducendo discromie dovute a fumo, caffè o invecchiamento. Entrambi i trattamenti, se eseguiti regolarmente, preservano la salute orale e migliorano l’aspetto estetico.
È indicato per tutti gli adulti, poiché la pulizia professionale è necessaria per prevenire carie, gengiviti e malattie parodontali, anche in assenza di sintomi evidenti. È particolarmente consigliata a chi nota sanguinamenti gengivali durante lo spazzolamento o soffre di alitosi, segnali di un’infiammazione in corso. Le persone con protesi fisse, ponti o apparecchi ortodontici necessitano di controlli più frequenti per evitare accumuli di placca difficili da rimuovere a casa.
Lo sbiancamento, invece, è pensato per chi desidera migliorare l’estetica del sorriso, riducendo macchie e ingiallimenti causati da fumo, caffè, vino o farmaci. È una soluzione efficace anche per chi, pur avendo denti sani, desidera un sorriso più luminoso e curato.
L’igiene dentale regolare rimuove placca e tartaro, evitando infiammazioni, retrazione gengivale e parodontite.
Una pulizia approfondita mantiene gengive sane, prevenendo sintomi fastidiosi come sanguinamento e cattivo odore.
Gengive sane garantiscono un migliore supporto ai denti, riducendo il rischio di mobilità dentale e perdita precoce.
Eliminazione delle macchie superficiali e levigatura dello smalto per una maggiore luminosità e una superficie liscia al tatto.
Il trattamento sbiancante migliora il colore dei denti, rimuovendo macchie causate da fumo, caffè e altri agenti pigmentanti.
Una pulizia professionale regolare motiva a curare meglio i denti, migliorando la salute orale a lungo termine.
In linea generale, si consiglia una seduta ogni 6 mesi, ma la frequenza ideale varia in base alla salute orale individuale. Nei pazienti con gengive sensibili, parodontite o impianti è spesso indicato un richiamo più ravvicinato (ogni 3-4 mesi). Le sedute regolari aiutano a prevenire carie, gengiviti e perdita ossea, mantenendo la bocca sana nel tempo.
No, l’igiene dentale professionale non danneggia lo smalto. Al contrario, rimuove placca e tartaro in profondità, proteggendo denti e gengive. In alcuni casi, è possibile avvertire una lieve sensibilità temporanea, che scompare in pochi giorni. Gli strumenti utilizzati sono delicati e specifici per ogni esigenza, e i professionisti regolano l’intensità in base alla sensibilità del paziente.
Dipende dalla causa e dalla profondità della discromia. Le macchie causate da antibiotici (come le tetracicline) o da fluorosi dentale sono spesso più resistenti ai trattamenti sbiancanti tradizionali, perché non si tratta solo di pigmenti superficiali ma di alterazioni interne dello smalto. In questi casi, lo sbiancamento può migliorare leggermente il colore, ma potrebbe non bastare per un risultato ottimale. In alternativa, si può valutare un approccio estetico più efficace, come faccette dentali o restauri in composito. La visita preliminare serve proprio per fare una corretta diagnosi e scegliere la soluzione più adatta.